Il British Shorthair in origine, era il comune gatto di casa e di fattoria in Inghilterra. Grazie all’impegno degli allevatori e a un’accurata selezione degli esemplari più belli, oggi può sfilare a pieno titolo insieme ai felini più ‘blasonati’. Il muso rotondo, le guance piene, gli occhioni spalancati gli danno un’espressione da tenero orsacchiotto, che rispecchia perfettamente il suo carattere pacato e gentile.
Secondo la leggenda, è arrivato fino a noi dall’antico Egitto: quando il generale Gasthelos inseguiva con le sue truppe Mosè e il suo popolo, arrivando fino al mar Rosso, le acque si aprirono per gli ebrei, ma si richiusero sugli inseguitori, che perirono tutti eccetto lui. Sposato con la figlia del faraone Scota, egli abbandonò la terra natia portando con sé, insieme ai beni più preziosi, i suoi amatissimi gatti. Sbarcò con la moglie sulle coste del Portogallo, dove i piccoli felini si accoppiarono con esemplari locali, generando numerosi discendenti, che, spinti dalla curiosità e dall’intraprendenza tipiche della specie, dopo varie peripezie, giunsero fino alla Gran Bretagna. Più probabilmente, il British Shorthair venne introdotto nel Regno Unito circa duemila anni orsono dalle legioni romanealla conquista del Nord Europa. Evolutosi naturalmente nel corso dei secoli, nella seconda metà del XIX secolo stimolò l’interesse di alcuni allevatori, che ne apprezzavano le caratteristiche morfologiche, somatiche e, soprattutto, caratteriali. Ottenuto selezionando e migliorando le caratteristiche morfologiche del comune gatto domestico inglese, questo bel micione massiccio e tondeggiante corrisponde di fatto all’Europeo dell’area continentale tanto che le due razze furono accomunate nel medesimo standard fino al 1983, quando le caratteristiche che le contraddistinguono vennero invece definite con maggior precisione. Il British Shorthair è un po’ più grande, ha una corporatura più massiccia, tozza, corta e raccolta, un muso più tondeggiante e paffuto, una coda breve e spessa. Impegno e cure mediche del British ShorthairSano, robusto e di buon carattere, flemmatico, autonomo ed estremamente adattabile, richiede solo le cure, le attenzioni e l’affetto indispensabili a ogni animale domestico. Poco esigente e per nulla ‘appiccicoso’, è anche capace di stare tranquillamente solo per ore, senza soffrire. Eccezionalmente forte e robusto, discendente in linea diretta dal gatto comune che viveva in Inghilterra nelle case o nelle cascine di campagna, non presenta nessuno dei problemi tipici delle razze sottoposte a una selezione molto spinta. Socialità del British ShorthairIl British Shorthair è socievole e affettuoso, calmo ed equilibrato, non ama però le eccessive manipolazioni. Fiero e indipendente ma, al tempo stesso, gentile, equilibrato, calmo e ‘responsabile’, si affeziona moltissimo alla famiglia che lo accoglie, è socievole anche con gli estranei e accetta senza problemi la convivenza con altri amici a quattro zampe. Estroverso, vivace con giudizio, intelligente e giocherellone, dolcissimo con le persone anziane e paziente con i più piccini, quasi sempre disposto a farsi coccolare, è un perfetto animale da compagnia, facile dagestire e da educare, capace di apprezzare fino in fondo i vantaggi di un ambiente confortevole e ben riscaldato, dove ogni giorno gli vengono serviti pasti regolari (è decisamente goloso e dotato di robusto appetito). È convinto che gli umani siano tutti al suo servizio, ma è capace di cavarsela benissimo da solo in qualsiasi circostanza: grazie al fisico forte, ben protetto da una folta e spessa pelliccia, si trova perfettamente a suo agio anche all’aria aperta, dove riemergono le sue origini popolari, che fanno di lui un abilissimo cacciatore.
La razza Selkirk Rex nata negli Stati Uniti nel 1987 e registrata nel 1990 all’A.C.F.A. e alla T.I.C.A, questa razza ha avuto origine grazie a Peggy Voorhees, volontaria presso la Bozeman Humane Society, una società di protezione animali nello stato del Wyoming. Peggy notò che una gattina nata da una cucciolata di gatti senza pedigree, che fu chiamata Miss De Pesto, presentava un mantello semilungo blu-crema e bianco, ma sopratutto che il suo manto era curiosamente arricciato e gonfio. Miss De Pesto fu data in adozione a Jeri Newman, allevatrice del Montana. Quando la gattina raggiunse i quattordici mesi d’età fu fatta accoppiare con uno splendido esemplare di Persiano nero. Il 4 Luglio 1988 nacquero sei gattini, tre dei quali presentavano, come la loro madre, la particolare caratteristica di avere il pelo arricciato. Quello che fu giudicato migliore tra i tre, e che fu chiamato Oscar Kowalski (ancora oggi viene ritenuto uno degli esemplari più belli) fu scelto per essere accoppiato nuovamente con la madre, ebbe così origine alla prima cucciolata "pura” della nuova razza. A differenza degli altri Rex, nel Selkirk il carattere del pelo riccio è dominante, basta cioè che sia presente in uno dei genitori perché si manifesti in circa la metà figli. Più imponente e più folto Da allora, il neonato Selkirk Rex, dall’aspetto ricciuto e curiosamente simile alle pettinature che andavano di moda negli anni Ottanta (non è un caso che spesso ci si riferisca a questa razza indicandola come gatti-barboncino o gatti-pecora), è stato incrociato con gli American Shorthair, i British, gli Exotic e i Persiani, diventando quindi più massiccio, con l’aspetto proprio dei gatti di origine inglese e americana. Il suo pelo poi, ha la caratteristica di presentare anche il sottopelo, è quindi un manto più folto rispetto a quello degli altri Rex, e permette al Selkirk di essere meno delicato rispetto ai suoi cugini. Non è comunque consigliabile esporre questi gatti a sbalzi di temperatura troppo forti. Il Selkirk è l’ultimo nato della famiglia dei gatti Rex, famiglia anche essa di origini piuttosto recenti che include tutti i gatti dal pelo arricciato. Tranquillo e tollerante Il carattere del Selkirk lo rende un perfetto gatto da appartamento: tranquillo, non invadente, affettuoso con i suoi compagni umani e disponibile a condividere la casa con altri cani o gatti, sempre che non si dimostrino troppo aggressivi nei suoi confronti. Non è un gatto molto vocale e continuamente alla ricerca dell’attenzione dei suoi amici umani, può mostrarsi riservato verso gli sconosciuti, ma gioca volentieri e non è mai aggressivo (non dovremmo stupirci, molto del suo sangue deriva da "giganti buoni”come i British e i Persiani). Un manto impegnativo Se vorrete che un Selkirk vi faccia compagnia in casa vostra, ricordate che il suo pelo folto e affascinate richiede tre-quattro spazzolate alla settimana con una spazzola morbida. Nei periodi di muta poi sarebbe meglio spazzolarlo tutti i giorni. Occhi e orecchie vanno puliti con un panno umido un paio di volte alla settimana. Il Selkirk Rex è un gatto sano, piuttosto rustico e senza particolari problemi, con una vita media di circa dodici-quindici anni. È consigliabile nutrirlo con cibo secco o semi-secco, di solito sa regolarsi da solo e non ha tendenza ad ingrassare. Nonostante i suoi pregi, tutt’oggi il Selkirk Rex rimane un gatto poco conosciuto e poco diffuso. Essendo soggetto a perdere molto pelo, non è gatto raccomandato a chi soffre di allergia. Anche se è l’unico Rex a pelo lungo, e gli esemplari più appariscenti appartengono a questa categoria, esiste anche la variante Selkirk Rex a pelo corto.